Ipertensione Arteriosa

L’ipertensione, nota comunemente come “pressione alta”, consiste in un aumento persistente della pressione ematica che agisce sul cuore.
Questa condizione può, nel tempo, causare gravi danni al cuore ed anche ad altri organi come i reni, l’encefalo e gli occhi.

Gli esami, non specifici, ma che consentono la diagnosi sono:

  • Esame delle urine: è un test di primo livello per lo studio della funzionalità renale.
  • Albumina urinaria, Urea e Creatinina: utili per rilevare alterazioni nella funzionalità renale e per monitorare gli effetti dei farmaci su di essa.
  • Potassiemia (kaliemia): il dosaggio del potassio, prescritto in genere insieme a quello di altri elettroliti quali sodio e cloro, è di ausilio nella valutazione dell’equilibrio idro-salino dell’organismo. La sindrome di Cushing e la sindrome di Conn sono spesso associate con ipokaliemia, che quindi può essere indicativa della loro presenza. Alcuni farmaci per la cura dell’ipertensione possono causare l’eccessiva ritenzione o perdita del potassio alterando l’equilibrio idro-salino.
  • Glicemia a digiuno e HbA1c: per rilevare il diabete e monitorare l’efficacia della terapia per questo.
  • Calcemia: per determinare il calcio totale o ionizzato nel sangue; l’ipercalcemia associata all’iperparatiroidismo può indurre danno renale e conseguentemente ipertensione arteriosa.
  • TSH e FT4: il dosaggio di tali ormoni è essenziale per valutare la funzionalità tiroidea.
  • Profilo lipidico: comprende colesterolo totale, colesterolo HDL ed LDL, trigliceridi; è utile per la valutazione del rischio aterosclerotico.
  • Pannello metabolico: include altri test oltre a quelli sopracitati.

Oltre a quelli descritti, esistono degli esami più specifici; questi esami vengono prescritti sulla base della storia clinica del paziente, dei risultati di precedenti accertamenti e sono d’aiuto nel monitoraggio dell’ipertensione secondaria:

  • Aldosterone e renina: un aumento di aldosterone può essere indicativo di adenoma surrenalico (dovuto alla presenza di un tumore) e la renina può derivare da un danno ai reni o dal restringimento delle arterie che irrorano i reni
  • Cortisolo: un aumento di cortisolo è tipico della sindrome di Cushing
  • Catecolamine e metanefrine (metaboliti delle catecolamine): un incremento di epinefrine, norepinefrine ed altro metaboliti si può osservare nel feocromocitoma, un tumore della midollare del surrene piuttosto raro e generalmente benigno, che causa ipertensione

Gli esami, non specifici, ma che consentono la diagnosi sono:

  • Esame delle urine: è un test di primo livello per lo studio della funzionalità renale.
  • Albumina urinaria, Urea e Creatinina: utili per rilevare alterazioni nella funzionalità renale e per monitorare gli effetti dei farmaci su di essa.
  • Potassiemia (kaliemia): il dosaggio del potassio, prescritto in genere insieme a quello di altri elettroliti quali sodio e cloro, è di ausilio nella valutazione dell’equilibrio idro-salino dell’organismo. La sindrome di Cushing e la sindrome di Conn sono spesso associate con ipokaliemia, che quindi può essere indicativa della loro presenza. Alcuni farmaci per la cura dell’ipertensione possono causare l’eccessiva ritenzione o perdita del potassio alterando l’equilibrio idro-salino.
  • Glicemia a digiuno e HbA1c: per rilevare il diabete e monitorare l’efficacia della terapia per questo.
  • Calcemia: per determinare il calcio totale o ionizzato nel sangue; l’ipercalcemia associata all’iperparatiroidismo può indurre danno renale e conseguentemente ipertensione arteriosa.
  • TSH e FT4: il dosaggio di tali ormoni è essenziale per valutare la funzionalità tiroidea.
  • Profilo lipidico: comprende colesterolo totale, colesterolo HDL ed LDL, trigliceridi; è utile per la valutazione del rischio aterosclerotico.
  • Pannello metabolico: include altri test oltre a quelli sopracitati.

Oltre a quelli descritti, esistono degli esami più specifici; questi esami vengono prescritti sulla base della storia clinica del paziente, dei risultati di precedenti accertamenti e sono d’aiuto nel monitoraggio dell’ipertensione secondaria:

  • Aldosterone e renina: un aumento di aldosterone può essere indicativo di adenoma surrenalico (dovuto alla presenza di un tumore) e la renina può derivare da un danno ai reni o dal restringimento delle arterie che irrorano i reni
  • Cortisolo: un aumento di cortisolo è tipico della sindrome di Cushing
  • Catecolamine e metanefrine (metaboliti delle catecolamine): un incremento di epinefrine, norepinefrine ed altro metaboliti si può osservare nel feocromocitoma, un tumore della midollare del surrene piuttosto raro e generalmente benigno, che causa ipertensione
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